Maratona Mondiale Budapest: Meucci 10° Epis 12ma, vincono l’ugandese Kiplangat e l’etiope Shankule
Nella maratona maschile, in apertura dell’ultima giornata ai Mondiali di Budapest, il migliore degli italiani è Daniele Meucci al decimo posto con 2h11’06” dopo aver rimontato tre posizioni negli ultimi due chilometri. Alle sue spalle chiude undicesimo l’altro azzurro Yohanes Chiappinelli in 2h11’12” che era ottavo fino a poche centinaia di metri dal termine. Ritirato invece Eyob Faniel al 29esimo chilometro. Vince l’Uganda con Victor Kiplangat in 2h08:53, argento per l’israeliano Maru Teferi (2h09:12) che era stato secondo anche agli Europei dell’anno scorso e bronzo all’etiope Leul Gebresilase (2h09:19). Al traguardo i due azzurri sono rispettivamente terzo e quarto tra gli atleti europei, dietro al francese Hassan Chahdi che finisce settimo in 2h10:45. Per la terza volta in carriera Meucci raggiunge un piazzamento nella top ten dei Mondiali, dopo essere stato ottavo nel 2015 e sesto nel 2017.
All’ultima curva dei 42,195 chilometri, a pochi passi dal traguardo in Piazza degli Eroi, c’è il sorpasso tra i due azzurri. È l’esperienza a giocare un ruolo fondamentale nella condotta di Meucci, 38 anni da compiere a ottobre e campione europeo nel 2014, che corre con il suo passo senza farsi troppo condizionare dai cambi di ritmo degli avversari. Anche nella scorsa stagione era stato il primo degli italiani, in quel caso tredicesimo, nella rassegna continentale di Monaco. Prova coraggiosa alla sua seconda gara sulla distanza per il 26enne Chiappinelli: dopo aver preso l’iniziativa al 25° chilometro, recupera dal tredicesimo al settimo posto nel tratto dal 35° al 41° km prima di cedere nel finale. Non è la giornata giusta per Faniel che viaggia nel gruppo di testa fino a poco oltre la mezza ma poi perde terreno e decide di fermarsi.
La lotta per il titolo si decide dal trentesimo chilometro con l’azione del 23enne ugandese Kiplangat, oro l’anno scorso ai Giochi del Commonwealth, che ha un personale di 2h05:09 e in passato è stato anche campione mondiale juniores di corsa in montagna nel 2017. L’ultimo ad arrendersi è Gebresilase, staccato quando mancano circa tre chilometri e quindi superato da Teferi che era insieme all’etiope campione uscente Tamirat Tola, poi ritirato. Quarto posto a Tebello Ramakongoana (Lesotho, 2h09:57), quinto l’altro ugandese Stephen Kissa (2h10:22) dopo una caduta quando la gara stava entrando nel vivo, sesto l’etiope Milkesa Mengesha (2h10:43).
Gara femminile
Trionfa l’Etiopia ai Mondiali di Budapest nella maratona femminile, per la seconda edizione consecutiva, mentre in chiave azzurra si piazza dodicesima Giovanna Epis, con il tempo di 2h29’10”, al termine di una gara condotta con caparbietà e intelligenza. Stavolta a conquistare il successo è Amane Beriso Shankule in 2h24’23” correndo una seconda metà nettamente più veloce della prima dopo un parziale di 1h14’29” alla mezza, malgrado il caldo crescente. La 31enne neocampionessa mondiale, che aveva vinto in dicembre a Valencia con 2h14:58, sfila il titolo alla connazionale Gotytom Gebreslase, oro a Eugene l’anno scorso e d’argento nella capitale ungherese in 2h24:34 recuperando nel finale. Per il terzo posto emerge la marocchina Fatima Gardadi in 2h25:17 con la rimonta ai danni dell’israeliana Lonah Salpeter (2h25:38), bronzo nella passata stagione, poi quinta l’altra etiope Yalemzerf Yehualaw (2h26:13) che cede negli ultimi due chilometri e sesta la migliore delle keniane, Rosemary Wanjiru, in 2h26:42. Arriva dodicesima l’azzurra Epis interpretando nel modo giusto la tattica di gara: nel gruppo di testa per 25 chilometri, poi si stacca ma riesce a guadagnare alcune posizioni nella parte conclusiva. La veneziana che quest’anno con 2h23:46 ha sfiorato il record italiano è la terza delle europee al traguardo, preceduta di pochi secondi dalla tedesca Melat Kejeta, undicesima in 2h29:04.
Fonte Fidal